La festa del Sacro Cuore di Gesù è una festività liturgica della Chiesa cattolica: cade il venerdì dopo la seconda domenica di Pentecoste e coincide, pertanto, con l'ottavo giorno dopo il Corpus Domini se quest'ultimo si festeggia di giovedì. Si tratta perciò di una "festa mobile", la cui data, che dipende dalla data della Pasqua, può variare tra il 29 maggio e il 2 luglio. Il giorno seguente, sabato, si celebra la memoria del Cuore Immacolato di Maria. L'istituzione della festa ha origine dalla volontà dello stesso Gesù che, apparso alla visitandina Margherita Maria Alacoque, chiede che venga celebrata una festa in onore del Suo Sacratissimo Cuore (consulta la sezione "Il culto del Sacro Cuore di Gesù"). A Reggio Calabria, la festa del Sacro Cuore viene anticamente celebrata dai Frati Minori, con molta cura e magnificenza, segno della sincera e sentita adesione popolare al culto già diffuso in città.

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Dopo il disastro tellurico del 1908, con l'edificazione della chiesa-baracca intitolata proprio al Sacro Cuore, sin dai primissimi anni, i festeggiamenti si spostano ufficialmente nel Rione ferrovieri. Nell'arco di qualche decennio, diventa una delle più importanti ricorrenze sacre cittadine, seconda soltanto a quella della Madonna della Consolazione (o festa di Madonna). Da sempre, i festeggiamenti coinvolgono tutta la popolazione del territorio parrocchiale che, a vari livelli, fornisce il proprio apporto per la buona riuscita della solennità. L'apice devozionale e partecipativo viene probabilmente raggiunto negli anni '30, durante la guida di don Domenico Giuffré. In parrocchia, la festa del Sacro Cuore è un evento che mette in moto una complessa organizzazione: nei tempi d'oro, i gruppi fanno a gara per preparare tutto nei minimi particolari e vengono messe in secondo piano perfino le abituali scaramucce tra i ferrovieri e i pescatori del rione, al fine di rendere onore a Gesù tutti insieme. Ben presto, la festa diventa una vera e propria tradizione popolare e si configura con una fisionomia ben precisa, pittoresca, tipica: in base alle testimonianze in nostro possesso, sappiamo che l'antica processione si svolgeva in due giorni diversi (sabato e domenica) e si estendeva fino a Piazza Italia, in un tripudio di canti, musica (con tanto di banda) e preghiere comunitarie, con le strade illuminate ed agghindate a festa riempite dalle caratteristiche bancarelle e, talvolta, con la presenza dei fuochi artificiali. A guidare la processione, oggi come allora, c'è la bellissima statua del Sacro Cuore di Gesù: realizzata in legno negli anni '30 dallo scultore Luigi Santifaller di Ortisei, è divenuta uno dei simboli più noti della parrocchia.

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Per antica tradizione, la scultura, normalmente esposta nella navata laterale dell'attuale edificio sacro, durante la processione viene posta su un carro dotato di un sistema elettrico alimentato dai trasformatori delle locomotive ferroviarie, una sorta di "firma devozionale" dei ferrovieri del rione. Da dentro il carro fuoriesce un arco costellato di lampadine che si accendono proprio grazie alla suddetta alimentazione. Il carro viene inoltre agghindato con tantissimi gladioli rossi, dono annuale dei portatori. Infine, la statua presenta una particolarità: il cuore rimovibile. Normalmente è installato un cuore d'argento che, in occasione della festa, viene sostituito con uno realizzato interamente in oro, antico dono dei fedeli della parrocchia. Un altro elemento che contribuisce a distinguere la festa parrocchiale del Sacro Cuore da tutte le altre, è la data in cui ha luogo la processione e i conseguenti festeggiamenti. Infatti, oltre alla "festa liturgica", celebrata come da calendario ecclesiastico secondo lo schema indicato ad inizio pagina, per onorare la data della consacrazione della nuova chiesa (l'odierno edificio), avvenuta il 1° luglio 1962 di domenica, i festeggiamenti vengono slittati alla prima domenica di luglio. Questo doppio memoriale, festa del Cuore di Gesù e anniversario della nuova parrocchia, rende la celebrazione un evento unico nel suo genere! Anche i parroci successivi hanno cercato di organizzare al meglio l'evento che in passato è diventato motivo di orgoglio e di identità per il rione e per tutti i ferrovieri: molti addobbi, festoni, bandiere, luminarie ed accumulatori venivano prestati o forniti gratuitamente da Ferrovie dello Stato. La stessa popolazione partecipava con generosità all'evento donando ciò che poteva alle commissioni per la festa, organizzate e gestite dall'Azione Cattolica locale. In questo contesto è impossibile non citare la figura del signor Domenico Nettò, ex presidente dell'AC parrocchiale, storica guida della processione, portatore ed utilizzatore del campanello che scandisce le pause dei portatori del carro. Col tempo il numero dei partecipanti può anche essere diminuito e la processione può anche essere diventata più breve (nel momento in cui scrivo si limita al solo territorio della parrocchia), ma di certo non sono venuti mai a mancare nè lo spirito della celebrazione nè l'impegno profuso dai sacerdoti e dalle varie forze organizzatrici.

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Oggi, il parroco don Umberto Lauro vive con personale trasporto l'evento che  coinvolge l'intero territorio e anima la comunità parrocchiale. Durante la festa, don Lauro richiama tutte le anime dello storico rione al fine di onorare l'amore e la misericordia irradiate dal Cuore di Cristo e coglie sempre l'occasione per ricordare la storia della parrocchia istruendo le nuove generazioni sul senso di appartenenza cristiana e sulla tradizione locale, valori messi in pericolo da una galoppante e distorta laicizzazione.

Per concludere questa sezione riporto testualmente le parole della professoressa Caterina Maria Marra tratte dal libro "Dal passato semi di speranza per il futuro" che, da storica, è in grado meglio di me di sottolineare l'importanza di fatti e tradizioni:

L'augurio è che la conoscenza dei precedenti storici relativi ad una così bella pratica devozionale possa ancora oggi essere incisiva così come nel passato, quando per desiderio di un'intera categoria, un rione di lavoratori reclamò una propria chiesa e pretese un pastore stabile per la cura delle anime di quanti vi abitavano.

 

Caterina Maria MarraIl contenuto di questa pagina è una rielaborazione riassuntiva del libro "Dal passato semi di speranza per il futuro" scritto dalla professoressa Caterina Maria Marra ed edito da Leonida Edizioni. Si consiglia vivamente la lettura integrale del saggio che contiene un'innumerevole quantità di particolari, dettagli, aneddoti, documenti, testimonianze ed immagini che la presente pagina non è in grado di offrire. Il libro può anche essere acquistato online al seguente indirizzo: clicca qui!
Foto: Le vecchie fotografie provengono dal libro della professoressa Marra, autrice anche del servizio fotografico della festa del Sacro Cuore, datato 1 luglio 2012.

Il Sacro Cuore di Gesù

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.

Mt 11,28-30

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Festa del Sacro Cuore di Gesù

La festa in onore del Sacro Cuore di Gesù, celebrata in tutta la Chiesa, diventa per la parrocchia l'occasione per ricordare le proprie origini e per riscoprire la tradizione di un evento che è il fiore all'occhiello di un intero rione.

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